Parola d’ordine a Como: code. Code per comprare un gelato. Code per i ristoranti. Code per gli autobus turistici, per la funicolare che da viale Geno porta a Brunate e alla navigazione per prendere i battelli. Il ponte del 2 giugno sul lago-non stupisce ne sorprende- è da tutto esaurito. Gli albergatori lo sapevano da mesi perché le presenze sono a maggioranza straniera. Gite quindi fissate con largo anticipo per non trovarsi, come è successo invece a qualche italiano, senza un posto letto libero dove alloggiare. “I visitatori mordi e fuggi di giornata, sono soprattutto connazionali” spiega Luca Leoni, presidente dell’Associazione albergatori di Confcommercio Como dipingendo l’ennesima conferma che il territorio piace e attrae sempre più turismo.
Quello che invece stona, in un’altra annata all’insegna dei segnali positivi e di ripresa (se non proprio di rincorsa) per il settore dell’ospitalità, sono però i servizi. “Non adeguati” secondo Leoni. “Per noi albergatori la situazione è critica e i problemi molto evidenti” dice “per questo motivo, lunedì, chiederò di parlare con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini (a Como per assistere alla sottoscrizione del contratto di concessione del battello Patria tra Navigazione Laghi e amministrazione provinciale)”. “Bastano 5 minuti per descrivere le criticità” aggiunge Leoni “e serve trovare una soluzione al più presto per scrivere la parola fine alla nota dolente dei trasporti sul Lago di Como”.
Dagli albergatori infatti arriva anche un monito: presentarsi così ai visitatori rischia di diventare un volano di cattive recensioni e pessimi ricordi. I continui disagi che riguardano soprattutto il tema degli spostamenti (con taxi, battelli, autobus o auto) mettono a rischio la tenuta di questo periodo di popolarità che sta vivendo il Lario. “Un peccato se si pensa che in futuro quest’impreparazione potrebbe farci vanificare tutti gli sforzi di promozione che abbiamo fatto per attrarre il turismo” conclude Leoni.