(ANSAmed) – BEIRUT, 01 GIU – C’è anche una bimba tra i due uccisi in Siria a seguito di uno scontro a fuoco tra clan rivali, con armi pesanti e bombe a mano, scoppiato durante una festa di matrimonio nei pressi di Homs, circa 200 km a nord della capitale Damasco. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui oltre ai due uccisi, ci sono anche 49 feriti. L’episodio è iniziato nei pressi di Mishrife, località a nord-est di Homs, con una zuffa tra membri dei due clan tribali Ogheidat e Haddadin, divisi da antiche dispute familiari, riferiscono le fonti locali. Questi episodi sono sempre più frequenti nella Siria martoriata da più di 12 anni di conflitto armato, dalla peggiore crisi economica della sua storia e dal proliferare di gruppi armati e milizie fuori dal controllo dello Stato. Il litigio iniziale si è trasformato presto in una sparatoria con l’uso di mitragliatori e fucili automatici. Una pallottola vagante ha colpito mortalmente una bambina, morta poco dopo in ospedale. Lo scontro è degenerato ulteriormente con l’impiego di lanciarazzi e bombe a mano, riferisce l’Osservatorio. (ANSAmed).