Svolta positiva per il piroscafo Patria. Navigazione Laghi e amministrazione provinciale pronti a sottoscrivere il contratto di concessione sotto gli occhi del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. L’appuntamento – con tanto di conferenza stampa – è in programma per lunedì 5 giugno. L’ente governativo si impegna a portare a compimento il progetto di recupero di un bene che viene definito di “particolare interesse storico e storico-relazionale”. Nella stessa mattina a bordo del Concordia si raggiungerà il pontile di Villa Olmo, dove da lungo tempo giace abbandonata la storica imbarcazione, per assistere alle operazioni di trasferimento a traino al cantiere di Tavernola.
Da chiarire tempi e costi del restauro
Dopo anni di immobilismo, rinvii, intoppi, lungaggini burocratiche, conseguente degrado e di appelli – a più riprese rendicontati e immortalati dalle telecamere di Etv – arriva la notizia più attesa mentre nelle scorse ore è comparso anche uno striscione a bordo del mezzo. Non si capisce se sia un’azione di protesta o altro poichè non si riesce a leggere chiaramente la scritta.
“Con la sollecitazione e l’intervento fattivo del ministero, il Patria tornerà a navigare” spiega il presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca, serviranno risorse importanti e tempo (aspetti, certamente non trascurabili, che saranno chiariti soltanto lunedì). Proprio il ministro Salvini ha sposato la battaglia e risposto alle richieste del territorio. Resta da sciogliere, appunto, il nodo dei tempi, ma l’intenzione è di rendere il piroscafo operativo “come il Concordia per trasportistica ed eventi” chiarisce ancora Bongiasca. Questo dopo gli indispensabili interventi di adeguamento sul fronte della sicurezza, ma non solo, e restauro. L’imbarcazione lo scorso mese di aprile era tornata ufficialmente nelle mani di Villa Saporiti dopo anni di concessione ai privati.
La reazione dei privati
Parla di “scorrettezza” e non esclude una richiesta di danni, Enrico Guggiari, presidente della società che si era aggiudicata la gestione del piroscafo. Società che si era scontrata, con la risposta negativa da parte della Navigazione che aveva detto di non avere spazi per procedere con i lavori. “E’ questo il motivo per cui non abbiamo potuto procedere – dice – adesso invece è tutto possibile. Ritengo sia sbagliato dal punto di vista della concorrenza e non escludo di chiedere i danni per il lavoro fatto, il tempo e le risorse perse” chiude Guggiari.