(ANSA) – ROMA, 31 MAG – È Macerata la città italiana dove si vive meglio dal punto di vista del clima. La città marchigiana presenta infatti il miglior Indice di vivibilità climatica del 2022, l’indicatore sviluppato da iLMeteo.it, il primo provider meteorologico italiano, e Corriere della Sera, che consente di conoscere, attraverso 14 parametri il clima di un determinato centro urbano in un determinato anno, individuando le condizioni ottimali, di benessere, di stress o di disagio. I parametri sono brezza estiva, comfort per umidità, escursione termica, giorni freddi, giorni di pioggia, indice di calore, nebbia, notti tropicali, nuvolosità diurna, ondata di calore, piogge intense, raffiche di vento, siccità e ore di sole. Tra i capoluoghi di regione è Bari, quinta, a primeggiare,Napoli, +76 posizioni rispetto al 2021, è 17/ma. Lanciato nel 2022, sui dati dell’anno precedente, dal portale meteo e dal quotidiano, l’Indice l’anno scorso vedeva al primo posto Imperia, che nella classifica di quest’anno non compare nella top ten. Tra le grandi città un miglioramento sensibile dell’Indice di Vivibilità climatica 2022, rispetto a quello del 2021, è stato registrato a Napoli (17ma), a Palermo che sale al numero 32 e Roma 43/a (+30 posti rispetto al 2021). Anche Milano guadagna 14 posizioni in un anno ed è 75ma, due posti dietro a Firenze, Torino e Bologna. Questi risultati, sottolineano a iLMeteo.it, sono stati possibili grazie a condizioni meteo più stabili con molte ore di sole, minor copertura nuvolosa, meno nebbia e minor numero di giorni di pioggia. Fenomeni meteorologici che peraltro non sono sempre positivi. La siccità, ad esempio, che influenzando anche la permeabilità del terreno lo rende meno disponibile ad assorbire l’acqua, si è mostrata in tutta la sua gravità durante le precipitazioni eccezionali che negli scorsi giorni hanno interessato l’Emilia-Romagna e che ha contribuito ad aggravare una situazione già di per sé problematica. Il 2022, ricorda ilMeteo.it, è stato l’anno più caldo della storia climatica in Italia dal 1800 (dati Cnr). (ANSA).