Tutte le diocesi della Lombardia oggi in pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio, in provincia di Bergamo. Presente anche il cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como, con oltre 160 pellegrini della diocesi.
La giornata è iniziata con la celebrazione eucaristica delle 10.30, presieduta dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, e concelebrata da tutti i presuli lombardi. Durante la messa, quello di Caravaggio è stato elevato a santuario regionale.
«Una gioia vivere il riconoscimento di Caravaggio insieme alle Chiese sorelle di Lombardia. – spiega il cardinale Cantoni- Un momento, uniti nel nome di Maria, per fare esperienza della consolazione che lei può donarci, nel dono della misericordia e della pace».
La decisione di elevare Santa Maria del Fonte a santuario regionale «è una scelta che nasce dal grande affetto per questo luogo», spiega il vescovo di Cremona monsignor Antonio Napolioni, diocesi nella quale il santuario sorge (pur essendo in provincia di Bergamo). «Qui – aggiunge – si svolgono i periodici incontri della Conferenza episcopale lombarda e qui tantissimi pellegrini giungono ogni anno per accogliere e meditare il messaggio di amore che da qui si irradia».
Quella del Santuario di Santa Maria del Fonte è una storia antica: nel 2032 si festeggeranno i 600 anni dell’Apparizione. «L’origine dell’attuale Santuario – spiegano dalla diocesi di Cremona – è dovuta all’Apparizione della Vergine a una giovane contadina di Caravaggio, Giannetta de’ Vacchi, che il 26 maggio 1432 si era recata al prato Mazzolengo a falciare l’erba per gli animali. Secondo la tradizione, alle cinque del pomeriggio le apparve Maria, che ebbe per lei parole di pace e consolazione e la incaricò di recare un messaggio di penitenza per i suoi compaesani e un invito a far costruire una chiesa sul luogo in cui apparve».