(ANSA) – ROMA, 25 MAG – Dieci scatoloni con 104.000 firme raccolte per chiedere le dimissioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa. E sopra, una foto della seconda carica dello Stato (dal busto in su ma senza che si vedano gli occhi) e la scritta "La Russa dimettiti! La Costituzione è antifascista". A consegnarle in Senato è stata una delegazione di Rifondazione comunista che, insieme a intellettuali ed esponenti della società civile, ha promosso la petizione dopo le dichiarazioni del presidente di Palazzo Madama sull’agguato di via Rasella e la strage delle Fosse ardeatine. Tra le adesioni anche quelle di Arturo Scotto, attuale deputato del Pd; dell’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti; degli storici Alessandro Barbero e Alessandro Portelli e dei partigiani Aldo Tortorella e Gastone Cottino. Una delegazione è stata ricevuta da La Russa che ha poi consegnato loro un foglio con le 223.986 preferenze che, da esponente di Fratelli d’Italia, ha avuto alle ultime elezioni europee a cui ha partecipato. "Questo è il mio orgoglio – ha detto la seconda carica dello Stato, come si vede in un video diffuso da Palazzo Madama -. E’ un quinto dell’Italia, per cui io ho molto rispetto per i 100 mila che non mi sono politicamente amici, ma ho uguale rispetto per quei 223.986. Ecco perché non mi posso dimettere per una quota che è meno della metà di quelli che solo a Milano mi hanno votato". Per Acerbo, che è segretario nazionale del Prc, "le parole di La Russa ci hanno fatto capire che non ha capito il ruolo che ha il presidente del Senato. La raccolta firme non mette in discussione il fatto che lui sia un politico di lungo corso e con un consenso consolidato ma crediamo che, da presidente del Senato, non si possono fare affermazioni offensive verso la Resistenza". (ANSA).