(ANSA) – ROMA, 22 MAG – La Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo del 1948 rappresenta "una carta fondamentale, nata dopo gli orrori della Seconda Guerra mondiale, che individua la persona umana in sé, senza alcuna differenza, come soggetto portatore di diritti, sbarrando così la strada a nefaste concezioni di supremazia basate su razza, su appartenenza, e, in definitiva, sulla sopraffazione, sulla persecuzione, sulla prevalenza del più forte. Concetti e assunti che – come ben sappiamo – sono espressamente posti alla base della nostra Costituzione repubblicana". Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella celebrando Alessandro Manzoni. (ANSA).