“A te, mio amato Alberto, ed a tutte le cose della nostra vita insieme. Ti amerò per sempre, tua Guenda”. Una panchina con una dedica per ricordare Alberto Tamagnone, il veterinario comasco di 29 anni scomparso nel dicembre scorso in un incidente stradale. E’ il pensiero della fidanzata, Guenda Giulia Fugazza, che ha pensato a una panchina a San Fermo, in una zona cui amava andare con Alberto.
“Volevo regalarti qualcosa che rimanesse per sempre, anche se è soltanto una cosa che serve per noi umani che siamo rimasti su questa terra – scrive Guenda – Proviamo a trarre conforto dalle cose che le persone che amiamo pensiamo potrebbero piacere tantissimo, sarebbero delle bellissime sorprese, e tu ne saresti veramente molto felice”.
La giovane ha anche un pensiero di ringraziamento per chi le ha permesso di fare questo gesto per Alberto. “Volevo ringraziare di cuore il Comune di San Fermo ed il sindaco per avermi permesso, dopo aver contattato gli assessori del Comune e soprattutto il dottor Grisoni, di regalare una panchina finanziata da me con una targa in nome di Alberto, dove chiunque possa andare ad ammirare il panorama della bellissima natura che circonda questa panchina, oppure a fare una semplice preghiera per lui, tirare un sospiro oppure anche soltanto sorridere perché lui è immenso come tutto quello che c’è davanti”.
“Un ringraziamento davvero sentito va al dottor Grisoni ed agli operai del comune di San fermo che mi hanno aiutato a posizionare la panchina e ad ispezionare il luogo dove collocarla, perché sono stati davvero tempestivi nella mia richiesta e hanno preso a cuore il mio desiderio”, aggiunge Guenda.
“Alberto avrà un posto dove chiunque, anche con i propri cani, potrà andare a pensarlo, a rivolgergli una parola dolce, un sorriso e qualsiasi cosa per cui so che lui sarebbe davvero felice – scrive ancora la fidanzata di Alberto – Io ci ho messo il cuore, l’impegno di tanti mesi di progettazione, anche perché non sapevo a chi rivolgermi nella confusione e dolore più totale, finché alla fine sono riuscita a realizzare una cosa che sebbene terrena, spero che dall’alto lui la veda e la apprezzi tanto, perché è per lui”.
Infine un invito a tutti. “Portategli dei fiori, a noi piacciono tanto i girasoli – dice Guenda – fate sì che questo sia un luogo di silenzio ed anche di conforto per tutti quanti che hanno qualcosa nella vita che gli deve dare la forza di andare avanti nonostante se ogni giorno sia per me una croce pesantissima e che io non avrei mai voluto portare”.
“Ti amo tantissimo Alberto – conclude la giovane – io e te saremo per sempre, non su questa terra, ma sicuramente un giorno ci incontreremo perché non finisce tutto qua; noi siamo stati separati in tre minuti senza volerlo dopo esserci salutati con i nostri abbracci di nostri baci aspettando di vedere di vederci a casa, una casa dove costruivamo giorno dopo giorno il nostro futuro. Con tutto l’amore che ho, per sempre tua Guenda”.