(ANSA) – TORINO, 17 MAG – Due persone arrestate e 25 milioni di euro sequestrati: questo è il bilancio di un’operazione della guardia di finanza di Torino in Piemonte e in Lombardia, coordinata dalla Procura di Asti. Le accuse sono di autoriciclaggio, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento dell’Iva. Secondo gli inquirenti, attraverso bonifici bancari disposti in modalità home banking, a fronte di fatture per operazioni inesistenti, venivano illecitamente trasferiti capitali verso la Repubblica popolare cinese. Il denaro veniva poi restituito in contanti, in Italia, agli indagati, che avevano nella loro disponibilità anche conti correnti in Svizzera e in Irlanda. All’intermediario cinese veniva riconosciuta una sorta di commissione pari all’1% degli importi da trasformare in contanti. Il ritiro fisico delle somme di denaro avveniva in varie località del nord Italia. Le indagini, avviate nei primi mesi del 2021, hanno consentito di individuare una società di Asti, operante nel settore della produzione di software, che dal 2020 al 2022 avrebbe ricevuto fatture di acquisto da soggetti economici con sede in Cina ed emesso fatture, risultate per operazioni inesistenti, nei confronti di tre società italiane, riconducibili agli indagati. Il giro d’affari avrebbe fruttato un volume complessivo di circa 85 milioni di euro. Le tre società, esistenti solo sulla carta, avrebbero poi omesso il versamento dell’Iva per circa 13,5 milioni di euro. (ANSA).