(ANSA-AFP) – PAPEETE, 12 MAG – Il separatista Moetai Brotherson è stato eletto presidente della Polinesia francese dai rappresentanti dell’Assemblea locale. È stato scelto dai 38 rappresentanti separatisti dell’Assemblea, eletti nelle elezioni territoriali del 30 aprile. In un’Assemblea Territoriale di 57 seggi, dove i separatisti hanno una forte maggioranza, i rappresentanti hanno concesso anche 16 voti al presidente autonomista uscente Edouard Fritch, e 3 a un’altra candidata autonomista, Nicole Sanquer. Il giorno prima avevano eletto un altro separatista, Antony Géros, a capo dell’Assemblea. In un discorso, Moetai Brotherson ha assicurato alla Francia il suo "rispetto" invitando la popolazione a non "temere l’indipendenza", che "non sarà mai imposta" ai polinesiani. Nonostante la nuova registrazione nel 2013 della Polinesia francese nell’elenco delle Nazioni Unite dei territori non autonomi da decolonizzare, la Francia non ha mai voluto avviare negoziati per la decolonizzazione di questa comunità. Lontano dallo spirito pacifico mostrato da Moetai Brotherson, il nuovo presidente dell’Assemblea, Antony Géros, ha osservato nel suo primo discorso che la Francia ha "usato la sua autorità per creare e distruggere maggioranze secondo il suo interesse, fino a ‘venire e strumentalizzare gli eletti funzionari’ durante l’instabilità politica, tra il 2004 e il 2013. Antony Géros, amico intimo di Oscar Temaru, presidente fondatore del partito Tavini Huiraatira, rappresenta la linea radicale del partito indipendentista polinesiano, che vuole l’indipendenza in tempi brevi. Moetai Brotherson, al contrario, ha indicato di sperare in un referendum di autodeterminazione "tra 10-15 anni" e di ritenere di "non poterci arrivare nei prossimi cinque anni nelle migliori condizioni". (ANSA-AFP).