(ANSA) – BRESCIA, 10 MAG – Ha sempre rivendicato la correttezza del suo operato e qualche giorno fa ha dichiarato di volersi difendere e di essere "pronto a rispondere alla comunità nazionale in piena trasparenza" l’ex premier Giuseppe Conte atteso oggi a Brescia, come l’ex ministro Roberto Speranza, per l’interrogatorio davanti al Tribunale dei Ministri. I due parlamentari sono tra gli indagati nell’inchiesta dei pm di Bergamo sulla gestione del Covid in Val Seriana. Il primo per non aver istituito la zona rossa per isolare i comuni di Nembro e Alzano Lombardo, e il secondo per la mancata attuazione del piano pandemico. Le accuse sono epidemia colposa ed omicidio colposo plurimo. Conte era stato sentito come persona informata sui fatti dagli inquirenti nel giugno del 2020. Allora, come si legge nei verbali dell’indagine, aveva spiegato di essere convinto che si dovesse "intervenire e anche in modo drastico" dato che la "Lombardia stava peggiorando seriamente" e che fosse necessaria "una soluzione ancora più rigorosa" e "non limitata ai soli due Comuni della Val Seriana". Speranza, durante la sua seconda deposizione nel gennaio 2021, disse che "la bussola l’abbiamo sempre avuta e ci portava a difendere innanzitutto la salute delle persone. Ciò che ci mancava era il manuale di istruzione su come fronteggiare un virus sconosciuto". E ancora: "Il piano era datato e non costruito specificamente su un coronavirus ma su un virus influenzale", aggiungendo che il "compito" di applicarlo spettava all’ex dg della Prevenzione del Ministero, Claudio D’Amario, pure lui indagato ." Al momento davanti a Tribunale di Brescia c’è un gruppo di no vax e no green pass. In tarda mattinata, invece, dovrebbero arrivare i parenti delle vittime riuniti in comitato. (ANSA).