(ANSA) – KANO, 06 MAG – Sette persone sono state uccise e 22 sono state rapite in due attacchi avvenuti in Borno, nella Nigeria nord-orientale. Lo hanno riferito le autorità locali, che temono i gruppi jihadisti che operano in quest’area del Paese siano i responsabili dell’azione. Giovedì scorso erano stati uccisi tre contadini e rapite altre 11 persone dal gruppo terroristico "Stato Islamico della provincia dell’Africa occidentale" (ISWAP) vicino alla città di Banki, in Borno. "Otto uomini armati si sono avvicinati in motocicletta e hanno circondato 14 contadini per poi portarli via" ha raccontato Usman Hamza, uno dei leader delle milizie che combattono a fianco dei militari contro i gruppi jihadisti. Lunedì sono invece scomparsi 15 taglialegna vicino a Gamboru, dove agiscono i membri di Boko Haram. Di questi, 4 sono poi stati ritrovati morti, mentre gli altri non sono ancora stati trovati. Boko Haram e i loro rivali di Iswap (autori dell’omicidio del leader di Boko Haram Abubakar Shekau) spesso attaccano taglialegna, pastori, agricoltori, pescatori e raccoglitori ambulanti di rottami metallici con l’accusa di essere delle spie per i militari e le milizie avversarie. Questo mette la popolazione civile particolarmente a rischio, in particolare nelle zone rurali del Paese. Nonostante ciò, le autorità locali hanno chiuso molti dei campi per gli sfollati interni, costringendo le persone a tornare a casa e al lavoro. La Nigeria, lo Stato più popoloso del continente africano, è uscita di recente da elezioni politiche particolarmente contestate. Dopo l’ascesa nei sondaggi di Peter Obi, il risultato si è ribaltato. A fine mese giurerà come nuovo presidente Bola Tinubu, esponente del partito di governo All Progressives Congress. Tinobu ha però ricevuto solo il 36,6% delle preferenze in un’elezione con l’affluenza più bassa di sempre. (ANSA).