(ANSA) – MILANO, 05 MAG – "È importante capire in che tipo di mondo viviamo realmente, questa storia riguarda anche il nostro futuro. Questo non è un caso in cui quello che succede a Julian succede solo a lui e basta. Se Julian perde e se il governo degli Stati Uniti la passa liscia con quello che sta cercando di fare, noi come società perdiamo con Julian": lo ha detto, in un video registrato ad aprile e presentato al Festival dei Diritti Umani a Milano, Stella Assange moglie di Julian giornalista, programmatore e attivista australiano, cofondatore dell’organizzazione divulgativa WikiLeaks. "Proprio perché Julian ha sempre sostenuto e praticato la libertà di stampa, il diritto di denunciare i crimini commessi dagli Stati, il diritto di ritenere responsabili i potenti. E invece per loro c’è impunità e lui è in carcere. Questa vicenda riguarda tutti noi e perciò abbiamo bisogno dell’opinione pubblica. Abbiamo bisogno di tutti in Europa, di tutti in Italia, consapevoli e formati su cosa significhi questo caso, per liberare un uomo innocente e difendere anche i nostri diritti", ha sottolineato. Riguardo al fatto che alcuni sostengono che Julian Assange non stesse facendo attività giornalistica ma che avesse solamente rivelato e raccolto documenti riservati la moglie è stata netta: "Questa è una tesi assurda – ha affermato -. L’ unica domanda pertinente sarebbe stata, se le informazioni raccolte fossero vere e importanti, e la risposta è sì. I governi di qualsiasi Paese possono apporre un’etichetta segreta sulle informazioni e cercare di imprigionare le persone che fanno il loro lavoro, rivelando le informazioni rilevanti per l’opinione pubblica. Vedo questa discussione sul fatto che Julian sia o meno un giornalista puramente strumentale. E vede da una parte coloro che hanno messo Julian in prigione e dall’altra quelli che sostengono la libertà di stampa". (ANSA).