(ANSA) – COMO, 03 MAG – Si terranno domenica mattina tra Dongo e Giulino di Mezzegra, le località sul lago di Como che videro le ultime tappe del regima fascista, le commemorazioni di Benito Mussolini, Claretta Petacci e dei i gerarchi fucilati sul lungolago, organizzate dall’associazione culturale Mario Nicollini di Como. E anche quest’anno, come ormai è tradizione, si è mobilitato il coordinamento antifascista comasco (con, fra le altre, Anpi, Cgil e Rifondazione) per organizzare un presidio di protesta a Dongo. Dal 2019 le commemorazioni non si tengono più nella domenica più prossima al 28 aprile, che spesso finiva per essere troppo vicina all’anniversario della Liberazione, per cui sono state spostate alla prima domenica di maggio. Domenica mattina un drappello di nostalgici depositerà fiori davanti alla ringhiera del lungolago di Dongo che ancora porta i segni dei proiettili rivolti ai quindici gerarchi fucilati. Già dalle 8 del mattino ci sarà in piazza anche il presidio degli antifascisti. "Saremo in tanti, colorati di rosso e rumorosi – annuncia la Cgil – Lo faremo ogni anno, fino a che le istituzioni si decideranno ad applicare correttamente le leggi dello stato, vietando tali lugubri rievocazioni". L’Anpi già in occasione del 25 Aprile aveva chiesto di non autorizzare la manifestazione in quanto "offesa agli ideali di libertà, democrazia e giustizia". La seconda tappa sarà a Mezzegra, alle 11.30, con la celebrazione della messa a suffragio di Mussolini e della Petacci, cui seguirà il "presente" davanti al cancello di villa Belmonte nella frazione di Giulino, che la storiografia ufficiale colloca come luogo dell’esecuzione e dove è stata posata una teca con le foto di Mussolini e Petacci. Teca che nei giorni scorsi era stata oggetto di vandalismo, così come, sempre nei giorni scorsi, era stata dipinta una svastica sulla targa dell’Anpi che ricorda la fine del regime fascista. (ANSA).