Como è la città divisa dai passaggi a livello e i disagi per il traffico sono ormai da anni noti. Quanto raccontato dunque dai cittadini, a Como Borghi in un martedì pomeriggio, sono storie di ordinaria quotidianità. Sulla linea infatti, i convogli che giornalmente-dalle 5 alle 22 circa- viaggiano sono quasi 40. Questo significa che per ogni transito sui binari, la viabilità cittadina si interrompe, innescando un effetto domino in diverse zone. E così, l’attraversamento in questione, cioè quello di Borghi, appare caotico sebbene non diverso da quelli che si trovano lungo l’asse viale Lecco-stazione Lago. In pochi metri si vedono macchine, bici, pedoni e passeggini. Passano disordinatamente e in fretta. Tutti vogliono andare oltre velocemente, per non perdere altro tempo.
Il disagio è sicuramente evidente anche se non se ne parla solo negli ultimi anni. Ma basterebbe un minimo di educazione e rispetto anche da parte dei cittadini: mai si vedrebbe in in Paese del Nord Europa (nel quale ho vissuto per anni) un simile corri corri disordinato di passeggini, biciclette e pedoni. Più ordine e rispetto verso gli altri non guasterebbero anche da parte nostra per ovviare i problemi quotiani. Purtroppo credo che non sarà possibile risolvere il problema in tempi brevi: proviamoci nel frattempo con le care, vecchie “educazione e pazienza”.
Fermare i treni a Como borghi significa favorire l uso delle auto in città. Eliminare la connessione treni piroscafi.aumentare l inquinamento.