Il dettaglio più evidente: la spiaggia davanti al Tempio Voltiano di nuovo sommersa. Il dato invece più significativo: la percentuale di riempimento del Lago di Como, oggi al 50%. L’altezza del Lario continua a salire per le piogge degli ultimi giorni (perturbazioni che hanno interessato tutta la regione) e dopo le nevicate registrate sull’arco alpino.
Il livello del bacino si attesta oggi a 45,4 cm sopra lo zero idrometrico con un afflusso di 135 metri cubi d’acqua al secondo e un deflusso di 46 metri cubi d’acqua al secondo. (QUI l’aggiornamento costante dei dati). La tendenza del Lago di Como è dunque in risalita e lo dimostra anche l’archivio grafico degli Enti regolatori dei grandi laghi. La linea blu-relativa all’altezza attuale del bacino- ha superato di circa 5 cm la linea che indica la media storica (quella verde). È la prima volta dal 26 ottobre 2022.
Si alleggerisce dunque in Lombardia la crisi idrica in quanto tutti i laghi della regione mostrano dati più confortanti rispetto all’ultimo periodo. Secondo gli ultimi dati diffusi manca ancora il 43,7% di acqua ma un mese fa ne mancava il 60%. Anche rispetto all’anno scorso, oggi la carenza sembra complessivamente meno grave a eccezione dei bacini del Garda (che toccato il punto più basso degli ultimi 70 anni e il cui riempimento oggi si ferma al 41%) e del Serio.
Nei prossimi giorni, fanno sapere dall’Arpa, piogge e rovesci potrebbero tornare a interessare il Comasco, specialmente da venerdì per poi intensificarsi nella giornata di sabato. Attesa inoltre una data d’inizio della stagione irrigua. “Andiamo avanti a immagazzinare acqua nei laghi e nelle dighe e, nei prossimi giorni, decideremo quando iniziare l’erogazione per il settore agricolo valutando le esigenze delle singole realtà territoriali” aveva dichiarato l’assessore regionale agli Enti locali e montagna Massimo Sertori durante l’ultimo tavolo regionale sulla crisi idrica riunitosi a Palazzo Pirelli.