Secondo l’ultima analisi di ReCaap Isc, società di consulenza che aiuta la comunità marittima a debellare la pirateria nei mari asiatici, gli attacchi nello Stretto di Singapore sono cresciuti del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un dato che mostra la necessità di un rafforzamento della sorveglianza da parte degli stati litorali dello Stretto, considerando che tutti gli incidenti si sono verificati nelle loro acque interne, nelle acque arcipelagiche e nei mari territoriali. L’ammiraglio Artemio M. Abu, presidente dell’Accordo di cooperazione regionale sulla lotta alla pirateria e alla rapina a mano armata contro le navi nel Centro di condivisione delle informazioni in Asia (Recaap ISC), ha affermato che occorre che l’industria marittima adotti pratiche come la segnalazione di informazioni e collabori più strettamente con le autorità marittime – come parte degli sforzi per proteggere l’equipaggio e il carico. Occorrerà inoltre che le compagnie di navigazione assumano guardie armate, e che i controlli sulle compagnie che forniscono guardie siano adeguate e diligenti. (ANSA).