Piroscafo Patria, l’intervento della Regione con il sopralluogo annunciato per i primi giorni di maggio dall’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente porta un barlume di speranza per il futuro della storica imbarcazione. “Confido che l’interessamento della Regione possa essere risolutivo come è accaduto per il cantiere delle paratie – dichiara il consigliere regionale comasco di Forza Italia, Sergio Gaddi – Il Patria rappresenta un simbolo per Como e come tale va tutelato. Quando si parla del piroscafo si parla di memoria, cultura e tradizione”.
Nei giorni scorsi la Provincia ha deciso di revocare la concessione ai privati per il recupero del Patria e la gestione, in quanto non è stata risolta la questione legata all’utilizzo dei pontili e al luogo dove restaurare il piroscafo, che ora è tornato nella piena disponibilità dell’amministrazione provinciale. Due adesso le possibili strade: un nuovo bando o la vendita del natante ormeggiato da anni davanti a Villa Olmo.
“È importante tenere alta la guardia – interviene Anna Dotti, sindaco di Argegno e consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Sono sicura che la Provincia saprà trovare la soluzione migliore per evitare che questo patrimonio vada perso. Sarebbe un grande dispiacere, perché è un bene di tutti noi e sarebbe bello rivederlo nel massimo del suo splendore”.
“Il Patria è un bene di interesse storico per il Ministero dei Beni culturali – dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo – Come tale va restaurato, tutelato e valorizzato. Sono convinto che la piena collaborazione tra enti del territorio possa portare a uno sblocco della vicenda del piroscafo. Mi auguro che Regione Lombardia, che ha già promesso un sopralluogo, Provincia di Como e Comune possano trovare un’intesa per dare un nuovo ruolo al Patria: si devono immaginare e concretizzare nuovi modi per metterne in rilievo il valore storico. Serve una strategia precisa, – conclude Orsenigo – anche nella direzione del recente sviluppo turistico del Lario”.
“Si tratta di un patrimonio storico e culturale – dichiara Gigliola Spelzini, consigliere regionale della Lega – Bisogna dunque unire le forze e fare rete il più possibile per cercare di recuperarlo”.