Oggi è stato l’ultimo giorno per visitare il Salone del Mobile di Milano. La fiera negli spazi di Milano Rho ha chiuso quindi le porte in attesa della prossima edizione, ma il bilancio della settimana parla già di dati incoraggianti: “Registrato un +15%”.
Le presenze totali sono state 307.418 (un numero che ha ricalcato le aspettative) e un +15% rispetto al 2022 sancisce il successo del nuovo format della manifestazione. Più di 2.000 i brand espositori, di cui il 34% da 37 Paesi, tra cui 550 giovani designer da 31 Paesi e 28 Scuole e Università di design da 18 nazioni. In termini di affluenza di visitatori, le presenze registrate sono state 307.418 (+15% rispetto al 2022), in sei giorni, da 181 Paesi.
Particolarmente significativo il quadro relativo alle presenze straniere: il 65% di buyer e operatori di settore provenienti dall’estero. La Cina è tornata a essere il primo Paese dopo l’Italia, seguita da Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna con Brasile e India a pari merito. Oltre 5.400 i giornalisti accreditati il 47% dei quali provenienti dall’estero.
“La 61ª edizione del Salone del Mobile di Milano è stata un successo internazionale ed è grande la soddisfazione per aver superato le attese. Le presenze rappresentano un risultato eccezionale per il quale abbiamo lavorato duramente, in modo profondo e radicale per dare nuovi sensi e valori alla visita in fiera e nuove esperienze ai visitatori che ci hanno raggiunto” ha commentato Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile di Milano. “Abbiamo tratto diverse lezioni importanti: abbiamo imparato che si può riprogettare un
evento grandissimo come il Salone per traghettarlo nel futuro, che si può vincere la partita della sostenibilità quando tutto il sistema rimane coeso, che si possono immaginare e utilizzare nuovi contenuti per generare conoscenza, crescita, valore. Siamo soddisfatti di come siamo riusciti a mettere al centro il visitatore, che con facilità ha gestito i proprio percorsi e incontrato le aziende desiderate; dell’opportunità data agli espositori di presentarsi e raccontarsi non solo al target di riferimento, ma anche ai nuovi interlocutori con cui sono venuti in contatto grazie al nuovo layout; di aver proposto a chiunque si trovasse in fiera momenti di conoscenza
e crescita grazie ai tanti talk e tavole rotonde e alle mostre di Euroluce” ha detto ancora Porro.