Palestra di via Giulini a Como, l’amministrazione cittadina ha affidato l’incarico professionale per la progettazione e direzione dei lavori di adeguamento dell’impianto elettrico della struttura.
“La palestra di via Giulini è attualmente inutilizzabile in quanto priva della Scia ((Segnalazione certificata di inizio attività) relativa alla prevenzione incendi”, si legge nei documenti di Palazzo Cernezzi. L’incarico è stato dunque affidato a una ditta di Cantù per un valore di oltre 8mila euro.
Nei mesi scorsi a dettare i tempi per la riapertura dell’impianto era stato il sindaco Alessandro Rapinese. “La palestra di via Giulini potrebbe essere riaperta al pubblico a settembre”. Queste le parole del primo cittadino. L’impianto – come noto – necessita di una serie di lavori, che a causa della scarsa manutenzione e dunque del deterioramento, hanno visto un aumento dei costi. Si tratta della sistemazione di porte, l’allargamento di alcuni passaggi e la creazione di un altro accesso verso l’esterno.
Intanto per gli altri centri sportivi della città, come gli impianti di via Spartaco e via Acquanera, anche in questo caso il sindaco Rapinese aveva fatto sapere che “entro la fine di aprile verrà indetta la gara per l’affidamento dei lavori”.
Infine resta ancora in sospeso la riqualificazione della piscina e del palazzetto di Muggiò. L’impianto natatorio è chiuso dall’estate del 2019 mentre il vicino palazzetto dello sport, con le porte sbarrate dal novembre del 2013, ormai è ridotto a un rudere. Sugli impianti sportivi, dunque, si dovrà attendere ancora e se ne riparlerà verosimilmente il prossimo autunno.