(ANSA) – TUNISI, 18 APR – L’arresto del leader del partito islamico tunisino Ennhahda Rached Ghannouchi "è un abuso contro e la sua persona e tutti i politici tunisini". Così Mondher Lounissi di Ennhadha ha definito in una conferenza stampa notturna i fatti che hanno portato all’arresto di Ghannouchi su ordine della procura antiterrorismo per il suo discorso incendiario di sabato scorso, quando aveva sostenuto che in Tunisia "ogni tentativo di eliminare una delle componenti politiche non può che portare alla guerra civile" . Secondo Lounissi, Ghannouchi è stato già una dozzina di volte davanti alle brigate di sicurezza ed è sempre stato molto collaborativo. "L’arresto di Ghannouchi non risolverà i problemi del Paese. Ennahdha è una partito civile che lavora secondo la legge e in totale trasparenza", ha aggiunto. "Non c’è niente di ufficiale, ci sono solo speculazioni sulle cause dell’arresto di Ghannouchi. Tutto quello che sappiamo è che è stato arrestato da una brigata antiterrorismo. È inaccettabile perseguire i politici sulla base della legge antiterrorismo, soprattutto quando le accuse riguardano le sue dichiarazioni. Anche ai suoi avvocati è stato vietato di vederlo. Le autorità sono responsabili della sicurezza di Ghannouchi. Ennahdha affronta una nuova ingiustizia in questo Paese. Eppure questo partito ha il diritto di esistere e di fare politica". Secondo Arbaoui, leader del movimento, Rached Ghannouchi si batte per la democrazia da più di 50 anni e il suo nome è legato da dieci anni alla transizione democratica in Tunisia. "Le autorità non rispettano i loro cittadini e le figure politiche nemmeno per il loro ruolo simbolico" ha detto. Secondo Arbaoui anche altre persone vicine al leader sarebbero state arrestate. (ANSA)