Sul Luna Park di Como è scontro aperto tra i giostrai e l’amministrazione cittadina. Confronto acceso ieri sera in consiglio comunale con il presidio fuori da Palazzo Cernezzi prima e l’animato botta e risposta all’interno. Prima dell’inizio dei lavori gli operatori hanno incontrato i consiglieri di minoranza chiedendo di farsi portavoce delle loro istanze. Al centro del contendere non solo la mancata proroga di una settimana all’apertura. Decisione che ha fatto chiudere le giostre domenica scorsa. Ma anche, e questo è il tema ancor più sentito, il drastico ridimensionamento dal prossimo anno dell’area di Muggiò. Da oltre 20mila metri quadrati ad appena 5mila. Il motivo di questo cambiamento è lo sviluppo futuro di tutta la zona sportiva che attende da anni una riqualificazione. Più di un consigliere (la richiesta è stata bipartisan) ha domandato un’interruzione della seduta per permettere ai giostrai di esporre le problematiche. Interruzione non concessa da regolamento. E respinte le istanze.
Le spiegazioni del sindaco di Como
“Non sussistono i motivi – maltempo e cause di forza maggiore – per concedere una proroga. In un anno che, peraltro, ha segnato il record di 20mila presenze” ha detto il sindaco Alessandro Rapinese che poi ha spiegato di essersi messo in contatto con altri comuni per reperire altre aree. “Richiesta puntualmente negata”. Sull’altra questione ha poi ribadito. “Sono stato eletto con un programma elettorale in cui annunciavo le decisioni sul Luna Park, abbiamo preso una decisione e legiferato. Sto attuando il piano elettorale”.
I giostrai annunciano una manifestazione e una raccolta firme
Sul piede di guerra i giostrai che annunciano una manifestazione in città, dopo aver chiesto i permessi alle autorità competenti, e una raccolta firme che partirà dal quartiere. “Noi abbiamo una storia qui, veniamo da 100 anni e adesso con la decisione del comune il lavoro di 60 famiglie è messo seriamente a rischio”. Queste le prime parole di Cristian Parisi, che fa parte della commissione organizzatrice del Luna Park ed è rappresentante sindacale della categoria che replica al sindaco: “Non è vero che ci sono comuni più grandi con superfici inferiori – sottolinea Parisi – abbiamo molti esempi che smentiscono questa affermazione a partire da Varese, Lecco e Cremona che hanno circa 30mila metri quadrati per le giostre”. “Su 5mila metri quadrati il prossimo anno possono posizionarsi 6 giostre, questo vuol dire eliminare il Luna Park non spostarlo” aggiunge. “Noi seguiamo un calendario ben preciso, se salta il periodo di Pasqua a Como vuol dire che noi siamo disoccupati. E anche l’ipotetico spostamento in un altro comune non ha senso, siamo le giostre di Como”. Parisi infine sottolinea gli investimenti fatti sul territorio con la realizzazione di specifiche vasche per lo scarico delle roulotte e, in materia di sicurezza e contrasto alle baby gang, i 10mila euro investiti quest’anno per cinque stuart. I rappresentanti delle giostre si dicono disponibili anche a un nuovo incontro con il sindaco.