Stretta del governo sui migranti. La linea dura passa dalle parole pronunciate nelle scorse ore dal Sottosegretario all’Interno, il leghista canturino Nicola Molteni, che ha proposto di cancellare la protezione speciale per i richiedenti asilo.
“La protezione speciale è un unicum italiano che crea condizioni attrattive per l’immigrazione e la azzereremo”, ha detto Molteni, a margine della celebrazione del 171mo anniversario della Polizia di Stato a Milano. “L’Italia garantisce già l’asilo – ha aggiunto – ma cancelleremo questo tipo di protezione con la conversione del decreto immigrazione”. “Era diventata una sanatoria, un pull factor di immigrazione – hanno rimarcato dalla Lega -. La protezione speciale ha creato sovraffollamento in tribunali e questure e non ha prodotto integrazione”. E proprio durante la cerimonia il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha ricordato i dati relativi alle domande per la protezione speciale ricevute nel 2022. “A Milano rispetto al 2021 – ha detto – sono passate da circa 3mila a 7mila, con un incremento del 127%”.
Al Senato si discuterà dunque l’emendamento al decreto migranti, firmato dagli alleati Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. La maggioranza chiede che i permessi concessi agli stranieri per via di calamità e per le cure mediche non siano più convertibili in permessi di soggiorno di lavoro. Oltre che quelli dati in base alla protezione speciale. Il prossimo passaggio, per la stretta sui migranti, è il voto della commissione Affari costituzionali dove lunedì alle 12 riprenderà l’esame del decreto, che poi dovrà approdare in aula.