“Sconcertati dall’avversità dell’amministrazione comunale nei confronti del Luna Park”. I sindacati attaccano il Comune di Como sul taglio delle giostre di Pasqua.
L’amministrazione cittadina ha recentemente comunicato che, dall’anno prossimo, la superficie destinata alle giostre in piazza d’Armi passerà da 20mila a 5mila metri quadrati. “L’idea che ci guida è di recuperare lo spazio per l’impiantistica sportiva” ha detto il sindaco, Alessandro Rapinese.
Una decisione che, dicono i sindacati, i lavoratori del Luna Park “hanno appreso con rammarico”. Questa mattina, aggiungono sempre i sindacati, il Comune ha negato la proroga dell’attività per la prossima settimana, pratica che negli anni passati era ritenuta una formalità. “Siamo presenti da quasi 100 anni a Como nel periodo pasquale, e dal 1974 in quella stessa area – spiega Vincenzo La Scala, segretario della Felsa Cisl – riteniamo questa decisione una negazione del nostro diritto al lavoro. Chiediamo all’Amministrazione Comunale di rispettare questa tradizione ed eventualmente di adoperarsi per cercare soluzioni in aree diverse”. “Vorremmo che il Comune si rendesse conto che l’apertura del Luna Park coincide con il sostentamento di oltre 60 famiglie – spiega Alberto Trevisan, coordinatore territoriale della Felsa CISL dei Laghi – Ridurre l’aera vuol dire impedire a queste persone una possibilità di lavoro”.
I sindacati chiedono al sindaco di concedere la proroga per la prossima settimana (come consuetudine) annullare la delibera che riduce l’area del Luna Park e cercare uno spazio alternativo.