(ANSAmed) – TEL AVIV, 10 APR – Ventimila di attivisti di destra – fra cui sette ministri e 20 deputati – partecipano in Cisgiordania ad una marcia verso l’avamposto di Eviatar (Nablus) che è stato evacuato nel luglio 2021 e che da allora attende, disabitato, di essere legalizzato dal governo. Per consentire questa manifestazione, in una delle zone di maggiore tensione in Cisgiordania, l’esercito è stato costretto a chiudere al traffico una arteria e a destinare ingenti forze di protezione. La agenzia di stampa palestinese Maan riferisce che gli abitanti del vicino villaggio palestinese Beita (che reclamano la proprietà di parte delle terre su cui si trova Eviatar) hanno egualmente cercato di inscenare una manifestazione di protesta ma sono stati dispersi con i gas lacrimogeni. Fonti locali riferiscono che decine di persone sono rimaste intossicate o contuse. Alla marcia israeliana partecipano fra gli altri il ministro delle finanze Bezalel Smotrich (leader del partito Sionismo religioso) ed il ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir (leader del partito Potenza ebraica). Boaz Bismuth, un deputato del Likud pure diretto verso Eviatar, ha detto che la marcia "rappresenta la nostra risposta al terrorismo". Una dirigente del movimento dei coloni, Daniela Weiss, ha criticato le incertezze del premier Benyamin Netanyahu circa il futuro di Eviatar e ha sostenuto che "il suo governo deve liberarsi una volta per tutte dai diktat che giungono dagli Stati Uniti e dall’Europa", finalizzati ad un congelamento degli insediamenti. (ANSAmed).