Disattesi i consigli diffusi nei giorni scorsi dalla Svizzera, che raccomandavano ai viaggiatori di anticipare le partenze ed evitare di mettersi in auto oggi, quando era atteso il picco degli spostamenti di Pasqua. Come già previsto e annunciato, il traffico si è intensificato in vista del weekend, con 15 chilometri di coda nella prima mattinata, che si sono trasformati in 19 nel pomeriggio, alla galleria del San Gottardo. Per il grande flusso di turisti diretti in Italia, lunghe code si sono formate sull’autostrada A9 alla barriera di Grandate in direzione Milano e alla dogana di Chiasso-Brogeda, dove sono stati segnalati nelle prime ore del mattino due chilometri di coda in aumento. Alle 10 infatti il traffico in tempo reale dal sito del Touring club svizzero segnalava traffico bloccato per 4 chilometri, con ritardi fino a 40 minuti. All’esodo di Pasqua si devono sommare i rallentamenti causati dai lavori in autostrada, con code segnalate al bivio tra la A9 e la tangenziale di Como e Monte Olimpino verso il confine e tra Chiasso e Como centro verso Lainate. Nel pomeriggio il traffico si è riversato anche nel capoluogo, con lunghe code che si sono formate da Monte Olimpino a scendere verso via Bixio e via Borgovico.
La situazione peggiore si è registrata, come detto, fin dal primo mattino in Svizzera, dove già alle 8 sono stati segnalati 15 chilometri di coda al portale Nord della galleria del San Gottardo in direzione sud, con ritardi di quasi 2 ore e mezza. Nel corso della giornata, l’incolonnamento è aumentato fino ad arrivare a 19 chilometri e oltre 3 ore di ritardi.
L’inizio del contro-esodo in direzione opposta è atteso nel tardo pomeriggio di domenica e proseguirà il lunedì dell’Angelo. L’Ustra, l’ufficio federale delle strade, consiglia a tutti i viaggiatori di programmare il rientro, evitando per quanto possibile le giornate di maggior congestione del traffico.