Centri civici di Como, nuovo attacco delle opposizioni. “La giunta Rapinese ha scelto di aumentare dalle 10 alle 30 volte il contributo dovuto dalle associazioni comasche per l’utilizzo dei centri civici: un aumento che metterà in difficoltà moltissime realtà del nostro territorio”, è la denuncia che arriva dal gruppo consiliare del Partito Democratico a Palazzo Cernezzi.
In una nota i consiglieri dem, Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Gabriele Guarisco e Stefano Legnani scrivono: “Mentre fino ad oggi per l’utilizzo delle sale dei centri civici era dovuto solo un contributo annuale di circa 25 euro, è ora previsto che tale contributo sia elevato da 10 a quasi 30 volte, in base alla superficie della sala. A fronte dell’incremento dei costi di gestione, potrebbe anche comprendersi un aumento dell’attuale contributo, ma quello deciso dalla giunta appare sproporzionato. A ciò si aggiunge anche la chiusura dei quattro centri civici di Camnago Volta, Civiglio, Monte Olimpino e Tavernola. La desertificazione della socialità a Como sembra essere l’obiettivo di questa amministrazione”.
E sempre dalle fila dell’opposizione ma su un tema diverso, quello degli eventi di Natale a Como, torna ad attaccare il consigliere comunale di Svolta Civica, Vittorio Nessi. “Il Natale a Como si arricchisce dell’ennesimo insuccesso con ulteriori danni per il Comune – spiega Nessi – Gli uffici di Palazzo Cernezzi hanno infatti certificato che, ad oggi, nessuna rendicontazione relativa alla manifestazione è stata consegnata da parte degli organizzatori del Mercatino di casette natalizie, quando la documentazione dettagliata sarebbe dovuta essere presentata entro il 31 marzo scorso”.