Cannabis, cocaina ed eroina. Sono queste (e in questo ordine) le sostanze stupefacenti più consumate in Canton Ticino nel corso del 2022. A dirlo, i dati raccolti dall’attività della sezione antidroga della polizia cantonale. Negli scorsi 12 mesi, le persone denunciate per reati legati allo spaccio di sostanze illegali sono state in tutto 1.222 (erano 1.555 nel 2021). Tra queste 156 sono minorenni. Nello stesso anno, gli arresti sono stati 79 e il totale del denaro sequestrato (cioè i proventi dello spaccio) si attesta a 375.000 franchi e 1.429.000 euro. “Sebbene da alcuni anni in Ticino non si registrino cambiamenti significativi legati allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti” fanno sapere le autorità elvetiche “le variazioni interessano soprattutto l’organizzazione del traffico”.
In base alle indagini, lo spaccio è gestito in prevalenza da cittadini di origini albanesi e dominicane mentre quello gestito da cittadini africani (soprattutto di nazionalità nigeriana) in Svizzera sarebbe quasi completamente scomparso. Ai valichi di frontiera, i sequestri hanno subito poche fluttuazioni rispetto agli anni precedenti. Sono stati intercettati: 141.4 chili di hashish (erano 42 nel 2021), 55 chili di marijuana, 27.2 chili di cocaina, 2.3 chili di eroina, e poi 572 grammi di anfetamina, 136 grammi di ketamina, 125 grammi di ecstasy, 102 grammi di Lsd, 23 grammi di metamfetamina nonché 1.461 piante di canapa (erano state 774 nel 2021). Droga che secondo la polizia cantonale, in parte sarebbe destinata anche al mercato italiano e nord europeo.
Tra le operazioni più rilevanti nel contrasto al narcotraffico, una è quella avvenuta al valico autostradale di Chiasso-Brogeda. I collaboratori dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), durante i controlli hanno fermato un Tir in entrata in Svizzera scoprendo, occultati nel doppio fondo del semirimorchio, mezzo chilo di cocaina e diversi involucri contenenti banconote per oltre un milione di euro.