(ANSAmed) – TEL AVIV, 02 APR – Uno sciopero generale viene osservato oggi nelle località arabe in Israele in protesta contro l’uccisione di un fedele islamico avvenuta al termine delle preghiere del secondo venerdì del Ramadan, in prossimità della Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Secondo la polizia il 26enne Mohammed Elasibi si è impadronito a sorpresa della pistola di un agente, ha sparato due colpi verso una gruppo di agenti vicine, ed è stato poi sopraffatto ed ucciso. "Non c’è dubbio che si sia trattato di un attentato" ha detto ieri il capo della polizia Koby Shabtay. L’episodio, secondo la polizia, non è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza perchè avvenuto in una zona morta, a ridosso della Porta della Catena. I leader della popolazione araba in Israele hanno invece accusato la polizia di aver "ucciso Elasibi a sangue freddo" e hanno chiesto l’apertura di una commissione di inchiesta sull’incidente. Secondo alcuni deputati arabi, niente nella biografia di Elasibi (un beduino israeliano del Negev che era in procinto di laurearsi in medicina in Romania) faceva pensare ad una persona incline a violenza. Lo sciopero include i servizi pubblici, le attività commerciali e le istituzioni educative. Sono previsti anche cortei di protesta. Alla vigilia del digiuno del Ramadan, la polizia israeliana aveva già dichiarato lo stato di allerta in tutto il territorio. (ANSAmed).