(ANSA) – BOLOGNA, 02 APR – "Egregi Giudici della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, mi rivolgo a voi per esprimere la mia profonda preoccupazione riguardo alla politica del Governo italiano in materia di riconoscimento dei bambini nati da maternità surrogata all’estero". Comincia così la lettera che la sindaca di San Lazzaro di Savena Isabella Conti ha deciso di inviare a Strasburgo. Nel testo, di cui l’ANSA prende visione, la sindaca scrive che il Governo utilizza la sentenza della Cassazione del 30/12/22 "per imporre decisioni politiche esautorando il Parlamento del suo ruolo", creando "una incertezza giuridica relativa all’identità sociale dei minori". Conti è stata una delle prime sindache a decidere di continuare a trascrivere i figli delle coppie omogenitoriali, nonostante la direttiva del governo Meloni che lo vieta. Oggi pomeriggio era in piazza Maggiore a Bologna, alla manifestazione delle Famiglie Arcobaleno. Nella missiva la prima cittadina cita una sentenza, la n. 58817 del 2 novembre 2022 con cui la terza sezione della Corte Edu si è espressa in merito ad un ricorso avanzato da due cittadini svizzeri e dal loro figlio nato attraverso Gpa, poiché rappresenta – parole della Corte – "un’importante questione di interesse generale per gli Stati che non hanno adottato leggi che consentono il riconoscimento del legame di filiazione". Conti sottolinea come "l’attuale Parlamento potrebbe approvare", una legge ad hoc per vietare o limitare l’iscrizione "ma scientificamente evita di farlo poiché tale decisione sarebbe sanzionabile in quanto contraria all’art.8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’uomo". (ANSA).