(ANSA) – TOKYO, 01 APR – La Corea del Sud manterrà il divieto all’importazione dei prodotti ittici giapponesi provenienti dalle aree colpite dalla crisi nucleare di Fukushima del 2011, mentre il Giappone si appresta a rilasciare in mare l’acqua radioattiva utilizzata per raffreddare la centrale danneggiata. A poco, dunque, è servito il vertice bilaterale all’inizio di marzo nel Paese del Sol Levante tra il presidente Yoon Suk Yeol e il premier nipponico Fumio Kishida, raccontano i media nipponici, che Tokyo sperava servisse ad allentare le restrizioni sull’industria locale della pesca. I partiti di opposizione sudcoreani hanno espresso forte contrarietà a ogni possibile mossa in direzione di un allentamento, criticando Yoon per non aver respinto la richiesta durante l’incontro a Tokyo con Kishida. Il presidente coreano ha dichiarato che la salute e la sicurezza del popolo coreano costituiscono la priorità, e che non vi sarà alcun cambiamento nella politica dell’esecutivo a questo riguardo. Seul attualmente vieta le importazioni di pesce da otto prefetture del Giappone, tra cui Fukushima, Iwate e Miyagi, nell’area attorno alla centrale. Durante il vertice del 16 marzo a Tokyo, il premier giapponese aveva auspicato che "le restrizioni fossero allentate in conformità con le prove scientifiche". Secondo il ministero dell’Agricoltura giapponese, la Corea del Sud è uno dei 12 Paesi che impongono specifiche restrizioni sulle importazioni di prodotti alimentari in relazione all’incidente nucleare. Il previsto riversamento in mare dell’acqua trattata dalla centrale di Fukushima Daiichi è giudicata una decisione controversa da diversi Paesi vicini del Giappone, tra i quali la Cina e la Russia. Un sistema avanzato di filtraggio riesce a rimuovere infatti gran parte degli elementi nocivi presenti nel liquido, tranne il trizio, un isotopo radioattivo dell’idrogeno. Ma il governo di Tokyo sostiene che la diluizione e lo smaltimento del liquido nell’arco di decenni non è nocivo all’ecosistema. Il rilascio dell’acqua contaminata nell’Oceano Pacifico è programmato tra la primavera e l’estate di quest’anno. (ANSA).