In Ticino aumentano gli incidenti stradali e i furti. Stabili le rapine, così come gli interventi per violenza domestica. E’ quanto emerge – in sintesi – dal bilancio della polizia cantonale relativo al 2022. I dati presentati a Bellinzona. “L’attività e gli indicatori della criminalità sono tornati ai livelli pre Covid. A volte superandoli”. Si legge nel comunicato. “All’orizzonte si profilano nuove sfide quali il disagio sociale e la pressione migratoria e il principale compito del Corpo – è stato ribadito – sarà quello di farsi trovare pronto”.
I numeri
Lo scorso anno quasi 270mila chiamate arrivate alla centrale comune d’allarme, in crescita rispetto al 2021. Così come segno più si registra per i furti senza scasso, per quelli da veicolo e di veicolo (per lo più biciclette, quelle elettriche in particolare). 39 rapine nel 2022, stesso dato dell’anno precedente, nella maggior parte dei casi finite con l’arresto dei malviventi. Un omicidio si è consumato ad Avegno.
Mentre sono quasi mille, in lieve incremento, i casi di violenza domestica che hanno richiesto, a protezione delle vittime, l’allontanamento di 79 persone dal proprio nucleo familiare. Poco meno di 4mila (esattamente 3.931, il 7% in più) gli interventi per incidenti stradali, si evidenzia però una lieve diminuzione di quelli mortali (10 in totale con 10 vittime, erano 12 nel 2021).
Le parole del comandante
“L’instabilità dovuta all’incertezza economica e i flussi migratori sono tutti elementi di stress che avranno importanti ricadute sull’ordine pubblico”. Ha sottolineato il comandante della Polizia Cantonale, Matteo Cocchi. “Flessibilità e capacità di adattamento restano le linee guida per l’attività futura”. Il direttore del dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, ha infine sottolineato come la digitalizzazione anche in polizia “sia un obiettivo estremamente importante da un lato per avvicinare il cittadino e dall’altro per snellire il sistema di Stato incrementando l’efficienza”.