Crollo dell’artigianato in provincia di Como: in dieci anni i titolari, soci o collaboratori artigiani iscritti all’Inps sono calati di quasi 5mila unità. Più precisamente, sono 4.742 in meno. Un calo – dal 2012 al 2021 – vicino al 20%.
A misurare questo crollo è la Cgia di Mestre, associazione che rappresenta proprio il mondo dell’artigianato.
“Fiaccati dal boom degli affitti, dalle tasse, dall’insufficiente ricambio generazionale, dalla contrazione del volume d’affari provocato dalla concorrenza della grande distribuzione e, da qualche anno, anche dal commercio elettronico, gli artigiani stanno diminuendo in maniera spaventosa – spiega l’associazione – Negli ultimi 10 anni, infatti, il numero dei titolari, dei soci e dei collaboratori artigiani iscritti all’Inps è crollato di quasi 300 mila unità. E’ un’emorragia continua che sta colpendo, in particolar modo, l’artigianato tradizionale”.
Tra i mestieri a rischio estinzione, la Cgia di Mestre include autoriparatori, calzolai, corniciai, fabbri e falegnami. Crescono invece i professionisti nel settore dell’elettronica e del benessere.
Como, come anticipato, in dieci anni ha perso 4.742 artigiani: nello stesso periodo, la Lombardia ne ha persi quasi 53mila.