Un’ampia operazione svolta su tutto il territorio nazionale ha visto una serie di controlli sui rider, finalizzati a individuare eventuali forme di sfruttamento del lavoro. Accertamenti, avviati ieri sera, che sono stati svolti anche a Como e hanno visto impegnati due pattuglie del comando provinciale dei carabinieri, il Nucleo Ispettorato del Lavoro e due pattuglie della polizia locale. In totale identificati e controllati 15 riders, uno è stato fotosegnalato perché privo di documenti. E poi ancora si contano 5 accertamenti di utilizzo account ad una piattaforma di cibo a domicilio non proprio. In pratica il titolare dell’account registrato non corrispondeva a chi materialmente svolgeva il lavoro. Infine elevati 5 verbali per violazioni al codice della strada per dispositivi mancanti o inefficienti delle biciclette.
Anche a Como si profilano ipotesi di sfruttamento dei rider, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Le indagini sono in corso.
Controlli in tutta Italia
In tutta Italia i controlli svolti sulle attività dei “ciclofattorini” hanno evidenziato che la prassi della cessione di account si concentra soprattutto nel centro e nel Nord del paese. Interessate le procure competenti.
Gli elementi raccolti durante la vasta operazione, risultano particolarmente significativi. Potranno essere utili allo sviluppo di attività investigative di contrasto sull’intero territorio nazionale allo sfruttamento lavorativo dei rider e a garantirne le migliori condizioni operative e di sicurezza sul lavoro.