Asili nido di Como e multe ai genitori in ritardo, è scontro in consiglio comunale e il voto slitta alla prossima seduta. Ieri sera la discussione è approdata sui banchi dell’assemblea cittadina. Al centro del dibattito la possibile applicazione di una sanzione da 50 euro dopo quattro ritardi, che siano in ingresso o in uscita, anche non consecutivi, nello stesso mese. La notizia delle multe nei giorni scorsi ha fatto il giro d’Italia.
Il vicesindaco e assessore alle Politiche Educative Nicoletta Roperto difende le modifiche: “Il nuovo regolamento è il frutto di un lavoro condiviso tra amministrazione, dirigenti e coordinatrici degli asili nido che hanno raccolto le richieste delle educatrici – ha detto – Sulla questione ritardi, sono state segnalate diverse situazioni di disagio. Anche solo un bambino che rimane oltre l’orario previsto crea difficoltà nella gestione”. Infine il vicesindaco è intervenuto anche in merito al servizio estivo offerto dagli asili. “Nessuno ha detto che non ci sarà il nido estivo. Non serve più la doppia iscrizione asilo e asilo estivo, con il nuovo regolamento è stata semplificata con un’unica iscrizione nel mese di aprile”.
Intanto – come detto – sul regolamento che riguarda gli asili nidi è scontro. A sollevare dubbi e perplessità sulle nuove misure che presto saranno introdotte in città sono stati sia gli esponenti di centrosinistra sia di centrodestra che hanno chiesto di eliminare la multa ai genitori in ritardo.
Le sanzioni non sono però l’unica novità. Tra le modifiche anche la formazione delle graduatorie. I criteri sono rimasti gli stessi mentre cambia il punteggio assegnato. Favorite le famiglie residenti a Como e chi lavora a tempo pieno. Infine sulle procedure più snelle per la gestione del servizio in affidamento a terzi, la modifica conferma quanto indicato nei mesi scorsi dalla giunta comunale: ossia l’intenzione di esternalizzare alcuni servizi scolastici.
Al testo sono stati presentati 23 emendamenti che richiedono un’istruttoria. La discussione è stata dunque sospesa e rimandata alla seduta successiva.