(ANSA) – BRASILIA, 20 MAR – La crisi di pubblica sicurezza nello Stato brasiliano di Rio Grande do Norte (nord-est) è giunta al suo sesto giorno ieri, quando si sono verificati nuovi attacchi da parte di gruppi armati su ordine delle organizzazioni criminali che operano nelle carceri locali. La violenza ha avuto il suo apice nel fine settimana con l’attacco armato a una stazione ferroviaria, portando a 270 il numero di azioni violente susseguitesi da martedì scorso nel capoluogo, Natal, e in altre 48 città dello Stato. Finora sono stati arrestati 114 sospetti e dieci leader della ribellione sono stati rinchiusi in carceri federali di massima sicurezza in altri Stati. Il presidente della Repubblica, Luiz Inacio Lula da Silva, ha parlato al telefono con la governatrice, Fatima Bezerra, mentre il ministro della Giustizia, Flavio Dino, è nel frattempo sbarcato a Natal. Presunti membri di gang hanno pubblicato un video sui social, con il volto coperto da cappucci, chiedendo migliori condizioni di detenzione e denunciando presunte torture da parte degli agenti penitenziari. Secondo alcuni media, Lula ora teme che la situazione esplosiva possa replicarsi anche in altri Stati. (ANSA).