(ANSA) – BRASILIA, 17 MAR – L’Unione europea guarda al Brasile in cerca di nuove alleanze per l’approvvigionamento di materie prime minerali, ma anche di nuove opportunità commerciali, come l’accordo Ue-Mercosur, dopo lo shock economico impresso dall’invasione russa dell’Ucraina e per allentare una dipendenza dalla Cina, di giorno in giorno più scomoda. Dalle terre rare al litio, fondamentali per la transizione energetica europea, al digitale applicato, sono numerose le opportunità che Bruxelles vede nel gigante sudamericano, dove oggi la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager, ha partecipato alla presentazione della mappa degli investimenti bilaterali Brasile-Ue, presso la sede dell’Agenzia per la promozione delle esportazioni (Apex). Stando a una Mappa degli investimenti preparata da Apex, per fornire un quadro su cui fondare strategie di investimento e politiche pubbliche, i 27 sono i principali investitori stranieri diretti nell’economia del colosso sudamericano, e pesano per il 49,5% di tutto il capitale straniero investito, per un totale pari a 263 miliardi di euro. Inoltre, il Brasile è la principale destinazione degli investimenti europei in America Latina, col 41,5% di quanto arriva nell’intera regione, ed è il secondo nella classifica dei Paesi emergenti dietro alla Russia. E data la situazione geopolitica, il documento indica una decisa tendenza a che il Brasile diventi il primo destinatario degli investimenti Ue tra i Paesi emergenti. Il documento stima che tra il 2016 e il 2020 gli annunci di nuovi investimenti Ue siano stati 385 con una ricaduta di 55.000 nuovi posti di lavoro nel gigante dell’America latina. Delle mille aziende col fatturato più alto nel 2020 in Brasile, 128 erano imprese con capitali provenienti dall’Europa, e gli investimenti nel Paese verde-oro rappresentano il 3,1% di tutto ciò che l’Ue investe all’estero. (ANSA).