(ANSA) – BOLOGNA, 14 MAR – Tre ragazzini sui 12 anni in mezzo ai binari, intenti a scattarsi foto. Un passante li ha segnalati l’8 marzo a Bologna, al bivio Santa Viola: la Polfer ha subito interrotto la circolazione, li ha monitorati in diretta dalle telecamere e ha inviato sul posto le pattuglie, ma i tre sono corsi via, dividendosi. Sulla tragedia sfiorata, dopo il caso in Valtellina, fa un appello il Siulp di Bologna. "Non ci arrenderemo – dice il segretario Amedeo Landino – finché non troveremo quei tre ragazzi per raccontargli il gravissimo rischio che hanno corso, andremo nelle scuole della zona, nei parchi vicini, facendo comprendere che ci siamo". E’ successo poco dopo le 13 nei pressi di via del Triumvirato, dove corrono le linee AV per Milano, Porrettana e Verona, prima di dividersi. "Proprio per evitare queste pericolose ‘bravate’ – dice Landino, che sottolinea la "bravura e prontezza degli operatori radio" – il Siulp è impegnato in un percorso di sensibilizzazione nelle scuole, ma la stessa Polizia ferroviaria attraverso i progetti ‘Train to be cool’ e ‘Incroci’ favorisce un percorso di consapevolezza e approfondimento dei rischi in ambito ferroviario. Quanto accaduto ci preoccupa e non poco, ecco perché vogliamo lanciare un appello accorato sui pericoli che sono legati alla circolazione dei treni, per far comprendere a chiunque, ma soprattutto ai più giovani, che la vita vale più di un selfie. Dobbiamo spiegarlo nelle scuole, raccontarlo in famiglia, condividerlo con i compagni di classe, tra amici, fratelli e sorelle, a chiunque abbia a cuore le future generazioni". Obiettivo è anche trovare i tre ragazzi e soprattutto spiegare loro "che la Polizia di Stato c’è, tutte le Forze dell’ordine ci sono, soprattutto nell’obiettivo prioritario di rafforzare la rete di protezione attorno ai nostri giovani, con l’unico scopo di spiegare loro che, senza saperlo, hanno messo a repentaglio il loro domani". (ANSA).