(ANSA) – PERUGIA, 14 MAR – Un lungo memoriale è stato letto da Alfredo Cospito nel corso dell’udienza del tribunale del riesame di Perugia chiamato a esaminare nuovamente la richiesta di annullare le misure cautelari disposte dal gip su richiesta della locale Procura nei confronti suoi e di altri cinque indagati per, a vario titolo, istigazione a delinquere, anche aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico in relazione ad alcuni articoli pubblicati sulla rivista Vetriolo. Al termine i giudici si sono riservati e la loro decisione sarà comunicata successivamente. Per questo procedimento Cospito e tutti gli altri indagati sono liberi. Nel corso dell’udienza – secondo quanto risulta all’ANSA – non sono stati fatti riferimenti diretti alla salute dell’anarchico, collegato in videoconferenza dal carcere di Milano dove è al 41bis. E’ comunque apparso visibilmente provato a chi lo ha visto. Cospito ha ribadito di avere fatto la sua battaglia "contro la repressione della libertà" rappresentata dal carcere duro. Ha sottolineato di non voler diventare un martire ma di essere impegnato in una lotta per far valere i suoi diritti. Riguardo al merito delle accuse, Cospito ha rivendicato di non avere istigato alcuno perché questo è contrario agli ideali anarchici. Anche gli altri cinque indagati hanno preso la parola sostanzialmente per esprimergli solidarietà. La Procura di Perugia ha quindi chiesto la conferma dell’ordinanza di custodia cautelare alla luce del perimetro delineato dalla Cassazione. Ha inoltre evidenziato che gli scritti non ebbero un valore solo ideologico ma portarono a ricadute pratiche. Le difese hanno invece chiesto la revoca della misura cautelare parlando di una libera manifestazione del pensiero. (ANSA).