Procedure complesse, carenza di personale e competenze, scadenze serrate. Sono solamente alcuni dei problemi che riscontrano i comuni lombardi messi alla prova dal Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si inserisce all’interno del Next Generation Eu, pacchetto da 750 miliardi di euro, concordato dall’Unione in risposta alla crisi pandemica. Una straordinaria stagione di investimenti sì, che però per “le amministrazioni locali si traduce in un “sistema faticoso” come lo ha definito Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia.
Già a febbraio – al Consiglio nazionale – Guerra aveva espresso “preoccupazioni” rispetto alla “prima fase di attuazione delle linee di intervento del Pnrr”. I rischi secondo il presidente di Anci Lombardia erano quelli di alimentare “una fase confusa” fatta di “ritardi” e, soprattutto, “atterraggi squilibrati nelle diverse realtà, non solo geografiche e territoriali”.
A fronte di oltre 300 misure da attuare, 66 riforme e 292 investimenti – tutti con scadenza nel 2026 – Guerra ribadisce quanto la situazione in Lombardia ma più in generale in Italia sia ancora complessa sebbene in supporto ai Comuni la macchina di aiuti si sia azionata su più fronti.
A gennaio per esempio, è stato stipulato un protocollo di intesa con la Ragioneria territoriale di Stato. La Direzione Generale Nord-Ovest ha messo in campo una struttura composta da 82 funzionari e 14 dirigenti. Struttura che da allora opera in confronto costante con il Servizio Centrale della Ragioneria Generale dello Stato e sostiene i comuni nell’attuazione del PNRR.
Ma non è l’unica task force attivata rassicura Guerra. Anche Anci ha messo a disposizione i propri uffici – e quindi personale e risorse – per assistere le amministrazioni: “dall’iscrizione degli atti dei progetti al registro Regis, fino alla compilazione di tutti gli altri quesiti” sottolinea Guerra. Obiettivo: accorciare i tempi di risposta dei ministeri e risolvere più velocemente i problemi. Un processo analogo è stato intrapreso anche con il supporto di Fondazione Cariplo e del Politcnico di Milano. Proprio quest’ultimo sta sviluppando una rete di sostegno sia per i progetti finanziati dal “Pnrr” che per quelli relativi alla “Strategia per le aree interne”. Politica nazionale che fa riferimento all’Agenzia per la coesione territoriale.