Sta per iniziare il mese del Ramadan (che quest’anno comincerà tra una decina di giorni). Il Comune di Como ha messo a disposizione della comunità islamica il Parco Negretti, come già accaduto in passato. Una decisione che viene contestata dalla Lega che ribadisce la propria contrarietà alla concessione di spazi pubblici sul territorio.
“La nostra posizione – precisa il segretario cittadino Ivan Noseda – non può che essere questa: non è mai stato per noi un semplice slogan da campagna elettorale come qualcuno ci ha imputato in passato. La Lega di Como – si legge nella nota diffusa – come sempre, ritiene infatti che non sia corretto favorire lo svolgimento di manifestazioni religiose organizzate da chi non rispetta la nostra cultura e i nostri valori, continuando – si legge ancora – a non considerare le donne al pari degli uomini. Riteniamo ci sia ancora molta strada da fare nella condivisione dei diritti fondamentali prima di poter condividere attività e iniziative”.
Polemiche a Erba e il ricorso al Tar
Anche a Erba il Ramadan fa discutere. A fronte del ricorso presentato dalla comunità islamica il Tar, il tribunale amministrativo regionale, ha concesso il decreto cautelare all’Associazione Assadaka ritenendo integrati i presupposti del pregiudizio grave ed irreparabile. L’associazione potrà iniziare il Ramadan il 21 marzo, questo il primo responso. Il Tribunale Amministrativo ha poi fissato l’udienza collegiale per il prossimo 4 aprile.
Tutto è nato dal no del Comune alle richieste di spazi pubblici per poter pregare. A fronte della risposta negativa l’associazione aveva chiesto di poter usare la propria sede di via Lecco, già utilizzata lo scorso anno con la concessione di una deroga edilizia. Incassato un altro no la comunità islamica ha quindi presentato il ricorso.