Palazzo Gardella di Arese e prospettive di riutilizzo: l’ex centro tecnico dell’Alfa Romeo è stato al centro oggi di un convegno molto partecipato, organizzato da Prospettiva 2023, associazione presieduta da Giuseppe Augurusa, già amministratore di Arese che da anni si batte per la tutela e il recupero di questo immobile, simbolo dell’architettura industriale italiana.
Una battaglia che, l’anno scorso, ha portato all’apposizione di un vincolo al palazzo. “A un anno dall’apposizione del vincolo purtroppo nulla è successo – spiega Augurusa – Oggi è stata l’occasione per rivedere il percorso e per lanciare suggestioni e un allarme. L’accordo di programma prevede la tutela di questo palazzo anche in virtù del fatto che l’immobile è protetto dai beni culturali. Noi, ad oggi, non sappiamo lo stato del palazzo e chiediamo che venga effettuata una perizia. Nessun tipo di avanzamento è stato registrato da un anno a questa parte, ed è l’aspetto che più ci preoccupa. Oggi ci siamo confrontati sia con specialisti che con i cittadini. Ci aspettiamo che venga osservato quanto scritto nel vincolo: ossia che la proprietà, ancorché privata, individui in ottica costruttiva insieme con la pubblica amministrazione e con il dibattito pubblico una soluzione che valorizzi il palazzo. Oggi – conclude Augurusa – abbiamo iniziato a lanciare alcune soluzioni, seguiranno proposte più articolate, ma è stata una giornata importante“.
Al convegno di oggi sono intervenuti anche esponenti e studiosi dei politecnici di Milano e Zurigo.
Nelle foto: sopra, il palazzo Gardella, ex centro tecnico dell’Alfa Romeo ad Arese. Sotto, la sala gremita del convegno di questa mattina.
