(ANSA) – GENOVA, 10 MAR – "Sono tutti colpevoli, quanto vale la vita di un figlio morto? I potenti non si toccano! Il porto di Genova non si tocca". Lo ha urlato Adele Chiello, madre di Giuseppe Tusa, militare della capitaneria di porto, una delle vittime causate dal crollo della Torre piloti del porto di Genova, avvenuta il 7 maggio 2013 (9 morti) dopo la lettura della sentenza al processo di appello sulla collocazione della torre. "I giudici non avevano un figlio lì sotto. Quelle persone si sono ammazzate da sole". (ANSA).