Nel Duomo di Como il vescovo, cardinale Oscar Cantoni, ha presieduto la messa per invocare il dono della pace. Una preghiera in comunione con la Chiesa italiana e tutte le chiese d’Europa per le vittime della guerra in Ucraina senza dimenticare i conflitti aperti in tutto il mondo. La data del 10 marzo è stata indicata dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa.
Nell’omelia il cardinale Cantoni ha spiegato che la pace va costruita insieme. “Dio non fa quello che deve fare l’uomo. Nessuno può sottrarsi dalle proprie responsabilità, sia i governanti che più modestamente ciascuno di noi”. Ha detto.
Quindi l’amara riflessione: “La violenza – ha sottolineato il vescovo – fa sentire forti più che promuovere il dialogo”. E poi ancora: “La pace ci sarà donata se sapremo rinunciare alla ferocia che è in noi, quella stessa ferocia dimostrata in questo anno di guerra in Ucraina. È la ferocia che ci rende insensibili alle sofferenze degli altri, sottolineando i nostri diritti, più delle profonde ferite che arrechiamo, le cui conseguenze si protrarranno a lungo nel tempo futuro”.
Infine l’appello a mettersi nei panni degli altri “degli sconfitti, di chi è in impegnato in prima linea nella guerra, delle famiglie divise, dei profughi. Condividendo le loro privazioni e perfino le loro lacrime”.