(ANSA) – IL CAIRO, 09 MAR – Il sostegno al settore della salute si conferma un’area prioritaria dell’azione della Cooperazione allo Sviluppo Italiana in Sudan. Lo segnala una nota dell’Ambasciata d’Italia a Khartoum nel riportare gli esiti della missione effettuata dall’Ambasciatore Michele Tommasi nello Stato del Red Sea, nell’est del Paese. "Con il Direttore della sede dell’Aics di Khartoum, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Michele Morana, abbiamo visitato tre centri sanitari a Port Sudan che offrono servizi a circa 40.000 persone, un numero veramente consistente in una regione da sempre afflitta da forti carenze nel settore sanitario" ha dichiarato il diplomatico. "Le strutture, finanziate dalla Cooperazione italiana, sono state riabilitate grazie alla collaborazione tra le autorità locali e l’ONG AISPO", ha aggiunto Tommasi. Esse saranno in grado di offrire una vasta gamma di servizi medici, tra cui la consulenza pre e post-natale, servizi materno infantili, analisi cliniche, vaccinazioni, training del personale sanitario sui servizi sanitari di base e le malattie trasmissibili, viene precisato nella nota. "I centri di salute forniscono servizi materno infantili e nutrizionali essenziali in uno Stato che presenta i peggiori indicatori relativi alla malnutrizione del Paese: nel Red Sea State, sono circa 3 milioni i minori sotto i 5 anni che soffrono di malnutrizione, di cui più di 500 mila di malnutrizione acuta e 2 milioni di malnutrizione cronica", ha sottolineato Morana. "Il nostro intervento – ha concluso l’Ambasciatore Tommasi – rappresenta un passo importante per migliorare l’accesso dei sudanesi ai servizi sanitari, in linea con l’obiettivo 3 dell’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile, assicurare la salute e il benessere per tutte le età". (ANSA).