Nuova giunta di Regione Lombardia. Ultime ore decisive per la nuova giunta lombarda, in serata la decisione finale e giovedì i nomi.
“Questa sera ci troviamo a Roma, risolviamo e chiariamo gli ultimi punti e poi diremo i nomi. Domani ci sarà la comunicazione sulla giunta”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Non ci sono nodi – ha aggiunto – Ci sono ancora da chiarire alcuni punti sulla delimitazione nelle competenze dei singoli assessorati, cose su cui abbiamo fatto degli approfondimenti perché su alcuni ambiti ci sono delle questioni tecniche che volevamo approfondire per essere sicuri che alcune si potessero fare o meno”.
Infine sulle quote rosa in giunta il governatore lombardo ha aggiunto: “Non abbiamo ancora parlato di nomi quindi non posso dire quante donne ci saranno. Sicuramente saranno un numero congruo e soprattutto saranno donne capaci, come hanno dimostrato di essere quelle dell’ultima legislatura”.
Tra le questioni inoltre da sciogliere nel vertice romano di questa sera sulla composizione della nuova squadra di governo regionale anche l’eventuale spacchettamento di alcuni assessorati, ad esempio quello al Welfare dividendo la sanità dalle politiche sociali. Come detto occorrerà attendere il vertice in programma in serata e aspettare la giornata di domani per conoscere il nuovo esecutivo che guiderà la Lombardia per i prossimi cinque anni. Alla riunione romana saranno presenti anche i responsabili regionali dei partiti, tra cui Daniela Santanché per Fratelli d’Italia, Fabrizio Cecchetti per la Lega e Licia Ronzulli per Forza Italia.
Il presidente Fontana e le forze politiche di maggioranza – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – stanno definendo dunque le ultime posizioni, nel prevedibile equilibrio di pesi e contrappesi che porta alla composizione della giunta e alla nomina della presidenza del consiglio regionale. Fratelli d’Italia, com’è noto, punta a quasi metà dell’esecutivo lombardo. Il partito di Giorgia Meloni è forte di una vittoria netta in tutte le province lombarde, con l’eccezione di Sondrio e Como. La Lega dovrebbe nominare almeno sei dei sedici assessori e Forza Italia due. Un esecutivo nel quale non si esclude che possa entrare anche il comasco della Lega Alessandro Fermi, forte di quasi 14mila preferenze.