Addio a Italio Galbiati, ex giocatore e allenatore, scomparso oggi all’età di 85 anni. Lo si ricorda che storico vice di Fabio Capello a Milan, Real Madrid, Roma e nelle Nazionali di Russia e Inghilterra. Da calciatore militò con il Como per una stagione, il campionato 1966-1967 di serie C. Un torneo che i lariani terminarono al secondo posto, sfiorando la promozione in B. Per decretare il passaggio alla categoria superiore fu necessario uno spareggio: a Bergamo il Monza superò gli azzurri per 1-0. In quel Como, a fianco dello storico capitano Bruno Ballarini, c’era anche il portiere Pietro Carmignani, anch’egli, in tempi successivi, apprezzato allenatore.
La figura di Italo Galbiati si lega anche ad una partita allo stadio Sinigaglia che molti tifosi ricorderanno: era il 21 marzo del 1982 e, in serie A, il Como superò per 2-0 un Milan ormai allo sbando. Entrambe le squadre sarebbero poi retrocesse in B. Quel giorno l’atmosfera era molto pesante, con i tifosi rossoneri che, oltre a vivere momenti di tensione tra di loro – con tanto di rissa nei bagni della curva – per tutto il tempo contestarono la squadra. Italo Galbiati era l’allenatore del Milan, subentrato dopo l’esonero di Luigi Radice. La situazione sfociò nell’episodio del cubetto di porfido tirato dai sostenitori ospiti in testa al difensore Fulvio Collovati, che rimase a lungo a terra. Proprio quell’anno Collovati avrebbe poi vinto con l’Italia la Coppa del Mondo in Spagna.
A Como Galbiati si tolse comunque una grande soddisfazione, quella di vincere – come vice di Arrigo Sacchi al Milan – lo scudetto 1987-1988. Una vittoria che arrivò sulle rive del Lario grazie al pari (1-1) nella sfida con gli azzurri all’ultima giornata (reti di Pietro Paolo Virdis e Salvatore Giunta). Di fatto il primo titolo dell’era rossonera di Silvio Berlusconi. Una festa per tutti: Milan campione d’Italia e il Como di Tarcisio Burgnich matematicamente salvo.
Nato a Milano l’8 agosto del 1937, Italo Galbiati da giocatore oltre che con il Como è stato tesserato per Inter, Reggina e Lecco.