(ANSA) – LONDRA, 07 MAR – Il governo britannico presenta oggi una proposta di legge in Parlamento per introdurre un giro di vite senza precedenti contro l’immigrazione illegale e, almeno nelle intenzioni, bloccare gli sbarchi sulle coste del Regno Unito. Punto centrale del nuovo piano è dare la precedenza giuridica all’espulsione "non appena possibile" dei migranti verso il Ruanda o altri Paesi terzi rispetto al loro diritto di chiedere asilo: di questo risulta direttamente responsabile il ministro degli Interni. Non solo, chi viene espulso non potrà tornare nel Regno o fare domanda per la cittadinanza britannica in futuro. Prevista anche l’applicazione retroattiva delle misure contenute nel disegno di legge. L’esecutivo Tory, nonostante le tante critiche arrivate in particolare da ong e associazioni a difesa dei diritti dei migranti, sui media britannici ha difeso a spada tratta il suo controverso piano. Per il premier Rishi Sunak punta a "riprendere il controllo dei confini" del Regno rispetto agli sbarchi record su piccole imbarcazioni che attraversano il Canale della Manica. Mentre la ministra degli Interni, Suella Braverman, sostenitrice della linea dura contro i clandestini, ammette che la proposta di legge "si spinge ai confini del diritto internazionale" ma è necessaria "per risolvere la crisi". (ANSA).