(ANSA) – MATELICA, 07 MAR – La Fondazione Enrico Mattei con sede a Matelica (Macerata) è stata ammessa all’interno dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano: l’atto prevede il conseguente "inserimento della figura, delle idee e del pensiero di Enrico Mattei nel patrimonio italiano". Lo fa sapere la presidenza degli Stati Generali: "l’iniziativa segue di poco quella analoga assunta per il senatore Giovanni Spadolini con l’ammissione dell’omonima fondazione" spiega una nota. La cerimonia è avvenuta nel teatro di Matelica, progettato nel ‘700 dall’architetto Giuseppe Piermarini, lo stesso che realizzò il Teatro alla Scala di Milano. Erano presenti alla cerimonia il presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, Ivan Drogo Inglese, il presidente della Fondazione Enrico Mattei, Aroldo Curzi Mattei, e il sindaco di Matelica Massimo Baldini. Drogo Inglese ha definito Mattei "un martire del pensiero come Aldo Moro" riferendosi, si legge nella nota, "alla tesi secondo la quale lo schianto dell’aereo in cui perì il manager a Bascapè (Pavia) nel 1962 non fu un incidente, ma un attentato". Sulla vicenda "era stato interessato anche il dicastero delle cause dei santi dello Stato del Vaticano per avviare le procedure di beatificazione (stesso iter già intrapreso per Aldo Moro)". Quando Mattei morì "era il presidente di Eni (allora Ente Nazionale Idrocarburi), ritenuto il più importante e influente centro del potere economico nazionale, ed in passato era già stato deputato al Parlamento, insignito dell’onorificenza di cavaliere del lavoro". "Pochi mesi fa il presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni – ricorda l’Ente Stati generali del Patrimonio – aveva richiamato l’attenzione sul cosiddetto ‘modello Mattei’ come esempio per la gestione e lo sviluppo dei rapporti e delle relazioni con i paesi africani". (ANSA).