Donne e minori vittime di maltrattamenti e violenze, venti casi affrontati e dieci persone denunciate dai carabinieri della compagnia di Cantù nei mesi scorsi. Numeri presentati alla vigilia dell’8 marzo. “Un’occasione – come ribadito in una nota dell’Arma – per rinnovare il proprio impegno nella lotta alla violenza verso le donne e i minori, ricordando gli stretti contatti con le organizzazioni pubbliche e di volontariato, elementi essenziali a gestire in modo adeguato questo tipo di reati”.
Negli ultimi mesi, le stazioni e la tenenza della compagnia di Cantù, guidata dal capitano Christian Tapparo, ha gestito venti casi di reati ai danni di donne e minori. Dodici le violenze sessuali su maggiorenni denunciate, 5 su bambini minori di 14 anni. Dieci le persone denunciate. In tutti i casi, il riferimento è la legge del 2019 nota come “codice rosso”, pensata per garantire maggiore tutela alle vittime di violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti, diffusione non autorizzata di immagini sessualmente compromettenti e deformazioni dell’aspetto della persona. Le forze dell’ordine intervengono immediatamente per avviare subito il procedimento e eventuali provvedimenti per proteggere la vittima.
I carabinieri ribadiscono l’appello “a non sottovalutare il rischio e ad essere prudenti”. Per eventuali denunce, le forze dell’ordine ricordano che è importante raccogliere eventuali prove degli abusi subiti, conservare lettere, messaggi o e-mail a contenuto offensivo o intimidatorio, tenere un diario dettagliato degli eventi. L’appello, in caso di necessità, è di non avere timore a chiedere aiuto prima possibile.